Rientro in Italia e nuovo shock culturale in un paese di provincia


Sono rientrata in Italia dopo 3 anni di vita in America e viaggio. Questo e` il periodo piu` lungo che io abbia passato qui nel mio piccolo (Forse non troppo per gli standard Italiani) paese d'origine dopo piu` di 10 anni che sono partita. 
Sono partita nel 2010 per essere Au Pair in Germania e ho lasciato definitivamente il mio luogo di nascita nel Bresciano. Essendo dovuta rientrare per aiutare i miei con l'apertura di un bar sono stata sommersa da questo shock culturale snervante e stressante del rientro in un realta` stretta , di facce comuni ma con cui non vuoi e non hai nulla in comune. 

La mia comunicazione e` crollata sotto lo zero, qui tutti parlano in dialetto, anche i giovani, urlano (Se vivrete in una Nazione diversa per molto tempo lo noterete) e non sono affatto educati nei modi e nel linguaggio. Tutti si fanno i cavoli degli altri e rompono anche quando non si e` nemmeno vicini ad averne bisogno. Per ogni cosa si crea un problema e stress anche quando non necessita, ma se non siete dei lamenti siete fuori dal club della realta` di paese. Si critica, guidica e bisogna sempre sentirsi superiori agli altri per nascondere il fatto di avere una vita semplice che non piace particolarmente.
Si vive di luoghi comuni convenzioni e razzismo in qualsiasi forma. 
Non si vede oltre il proprio naso, si deve comprare vestiti costosi, vino costoso e macchine costose anche se non ne abbiamo bisogno o i soldi . L'apparenza e` tutto. 
Mai pensare solo essere omologati.
Che poi all'incirca e` ovunque nel concetto di vita italiano. 



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